LEZIONE 8: COME PREVENIRE I BUCHI SUGLI ATTACCHI DI COLATA

Sto parlando di un dubbio esistenziale, una vera e propria tortura!

Moltissimi miei clienti sono perseguitati dal problema dei buchi sugli attacchi di colata.

Potrebbero aver commesso un errore clamoroso o una serie di errori vitali che li ha portati dentro a un vicolo cieco, facendoli schiantare frontalmente contro un muro, senza sapere o capire come loro siano arrivati a una simile autodistruzione.

Sembra assurdo, ma è la pura verità.

Quante volte mi è capitato di sentire con le mie orecchie frasi tipo questa: “…ero convinto di avere trovato la strada giusta, di avere finalmente risolto quel maledetto problema in fonderia, di averlo sconfitto definitivamente, ma si è ripresentato senza preavviso e in maniera più devastante e non riesco a capire per quale motivo…

Eppure, se ti trovi di fronte al problema di uno scarto incontrollato legato ai buchi presenti sugli attacchi di colata (sia sui pezzi che sui fagioli), vale una regola di buon senso.

Le cause maledette sono sempre le stesse!

Ma cosa può esserti sfuggito di mano questa volta?

Perché non riesci a trovare una costante che collega con un filo logico i problemi di porosità che hanno perseguitato la tua fonderia fino ad oggi?

Soprattutto, come puoi prevenire invece di curare i potenziali problemi che ti si ripresentano con una ciclicità costante, senza saper per quale motivo o  per quale causa ti tornano inesorabilmente a trovare?

Ma, soprattutto, hai un grosso dubbio da toglierti dalla mente.

Perché non esiste un nesso logico tra due differenti produzioni, premesso che hai utilizzato la stessa macchina, lo stesso stampo, hai introdotto gli stessi parametri di processo nella macchina e lo stesso operatore ha regolato l’impianto produttivo?

Allora è importante avere ben chiari alcuni aspetti che possano aprire la tua mente prima di entrare in fonderia.

Proviamo a farci aiutare da alcune considerazioni di buon senso, prima di addentrarci nella matematica del problema.

Di fronte a qualsiasi problema, le soluzioni di tentativo, intendo dire quelle improvvisate, non mi hanno mai portato molto lontano.

Solo l’analisi scientifica del problema e un approccio risolutivo altrettanto scientifico mi hanno sempre aiutato a circoscrivere i problemi, trovandone sempre le potenziali cause e muovendo opportune azioni correttive definitive.

Ora cerchiamo di circoscrivere il problema e di identificarne le cause, provando ad analizzare alcune casistiche che si presentano con una regolarità piuttosto disarmante, ma del tutto casuale ed imprevedibile.

Porosità irregolari negli attacchi di colata del pezzo (ingresso)

La presenza di porosità irregolari (ovvero di forma irregolare, non necessariamente circolare o sferica) generalmente è da imputare a cause di natura termica.

Può capitare che, proprio nella zona di attacco, il pezzo sia sottoposto a temperature eccessive.

In questa eventualità, essendo questa zona l’ultima che si solidifica durante la fase di pressione, potrebbe capitare che la parte del pezzo che si sta solidificando, cercando di contrarre il suo volume, tende a richiamare materiale proprio dalla zona del pezzo che non si è ancora solidificata: sto parlando della parte vicina all’attacco di colata.

Nel caso in cui si possa verificare questa eventualità, il materiale richiamato dalla zona di attacco lascia vere e proprio cavità vuote, ovvero i famosi “buchi sugli attacchi”.

Ti assicuro che si tratta di una eventualità tutt’altro che remota: basta far entrare nel pezzo materiale a parametri di lavoro eccessivi!

In questo caso potresti osservare una zona di attacco praticamente tempestata da buchi di fusione.

Porosità regolari negli attacchi di colata del pezzo (ingresso)

La presenza di porosità regolari (ovvero di forma regolare, circolare o sferica) generalmente è da imputare a problemi di regolazione dell’iniezione o errori nella gestione del distaccante.

Può capitare che, regolando l’impianto con i 5 sensi, ti trovi costretto ad anticipare eccessivamente la quota di intervento della seconda fase: in questo caso rischi di innescare turbolenze che puoi trovare, non solo nella zona di attacco, ma anche all’interno del pezzo.

In alternativa, se stai sbagliando la gestione delle termiche, potrebbe capitare l’inconveniente contrario a quello generato dalle porosità da ritiro: se il materiale entra eccessivamente freddo nel pezzo, può capitare che durante la fase di smaterozzatura parte della fusione che dovrebbe restare sul pezzo rimane attaccata al diffusore lasciando un vero e proprio buco nella zona di attacco.

In questo caso il pezzo tende a smaterozzarsi più facilmente.

Magari ti accorgi improvvisamente che il robot sta perdendo i pezzi quando li estrae dalla macchina e non riesci a capire per quale motivo…

In questo caso potresti osservare una zona di attacco con uno o pochissimi buchi di fusione.

Porosità negli attacchi di colata del fagiolo (in uscita dal pezzo)

Evitando di effettuare distinzioni di forma, in linea di principio, possiamo affermare che le cause che le generano (che si tratti di porosità regolari o irregolari) sono indicativamente simili a quelle degli attacchi in entrata dei pezzi.

Tuttavia qui interviene una ulteriore complicazione.

Ipotizza di avere progettato lo stampo senza fagioli.

Ecco un clamoroso errore di progettazione dello stampo.

Effettui il progetto di tutta la parte “nobile”, ossia quella che deve realizzare in conformità i pezzi da consegnare, magari curandola nei minimi dettagli, ed eviti di progettare i fagioli.

Perché in genere si procede in questo modo?

-Il fagiolo è una parte non recuperabile e deve essere scartata producendo un costo inutile da assorbire (se puoi evitare di metterlo…).

-Non sai esattamente dove si concentreranno le principali problematiche della fusione, che il fagiolo ti dovrebbe correggere in qualche modo, quindi prima provi lo stampo in macchina e, solo in un secondo momento, li realizzi in base ai problemi che pensi di dover risolvere.

-Non sai a priori quale massa devi associare a ciascun fagiolo e cerchi di intuirlo in fase di campionatura.

In realtà, molti procedono in questo modo.

Ma c’è un problema inaspettato!

Se aggiungi i fagioli in un secondo momento, rischi di squilibrare il progetto dello stampo che hai realizzato.

Quante volte capita, soprattutto nel campo della minuteria, che i fagioli assumano una massa simile o paragonabile a quella delle impronte?

Ma non finisce qui!

Potrebbe capitare che hai progettato uno stampo che sia in ottimo equilibrio per un determinato sistema macchina – pistone.

Magari questo stampo è privo di fagioli.

Ricorda una cosa importantissima: nel momento in cui aggiungi i fagioli alla tua stampata, aumenti l’area frontale del getto e, di conseguenza, anche la forza di apertura che lo stampo genera sulla ginocchiera della macchina.

Se sei già al limite con la chiusura durante la fase di progetto, rischi di mettere in crisi la ginocchiera della macchina aggiungendo di seguito i fagioli.

Ma non siamo ancora arrivati alla fine delle conseguenze.

Quanti progettisti, aggiungendo i fagioli dopo la campionatura, si sono posti un interrogativo?

Con quale area di attacco deve entrare il materiale nei fagioli?

Quasi mai, durante la campionatura, ci si ferma a fare questi calcoli, perché lo stampo deve andare in produzione il più presto possibile.

Poi arrivano le sorprese che ti fanno gettare nell’immondizia buona parte delle fusioni che hai prodotto a causa della presenza massiccia di porosità sugli attacchi!

Ricorda che in fonderia non esistono certezze.

Monitorare e controllare tutti gli aspetti che potenzialmente potrebbero portare in deriva il processo è fondamentale.

Ma tutto ciò deve essere fatto a tavolino, prima di andare in fonderia.

In quel momento il disastro si è già compiuto!

Come puoi evitare questa pesante situazione?

Semplicemente con il buon senso e, nel caso in cui non avessi le conoscenze tecniche necessarie per prevenire i problemi che ti ho esposto, appoggiandoti alle persone giuste, quelle che si prendono a cuore i tuoi problemi perché li hanno vissuti in prima persona sulla loro pelle e li hanno risolti a prezzo dei loro sacrifici e della loro perseveranza, provando e riprovando soluzioni che oggi stanno evitando a moltissime fonderie di compiere disastri produttivi di importanti dimensioni.

Evita soluzioni improvvisate!

Seleziona con attenzione chi si occuperà della tua fonderia nei prossimi anni.

Presta la massima attenzione a chi ti propone soluzioni troppo teoriche, irrealistiche, difficilmente realizzabili, poco agganciate alla realtà produttiva di un ambiente così complesso come la fonderia.

Anche la sola esperienza sul campo acquisita in anni di lavoro potrebbe non essere più sufficiente per cambiare marcia e risolvere definitivamente i tuoi problemi.

Negli ultimi anni si è completamente rivoluzionato il modo di lavorare: le tue fusioni devono costare sempre meno ed essere sempre più performanti dal punto di vista qualitativo.

Anche gli operatori di settore più datati hanno bisogno di aggiornarsi tecnicamente per restare al passo con i tempi e con le richieste del mercato.

Anche la specializzazione, in qualsiasi disciplina tecnica, in qualsiasi scienza, in qualsiasi attività produttiva, è fondamentale per diventare realmente esperti di settore e risolvere definitivamente problemi che anni fa nemmeno si conoscevano.

Per questa ragione la tuttologia è diventata una scienza in via di estinzione.

Ricorda sempre di analizzare a fondo ogni non conformità che da oggi riceverai: vedrai che avrai probabilmente commesso almeno uno degli errori che ti ho elencato precedentemente.

Cerca di essere obiettivo nell’analisi dei tuoi problemi!

È vitale analizzare e controllare il processo di pressofusione con regole matematiche certe, testate e provate in tante fonderie con ottimi risultati.

Applica anche tu un Metodo Certo per Abbattere gli Scarti nella fonderia, un metodo che molte aziende stanno già utilizzando con successo, per lasciarsi alle spalle definitivamente i problemi dei buchi sugli attacchi di colata e molti altri problemi.

Impara a prevenire prima di curare!

Fermati un attimo a pensare prima di agire, evitando di risolvere problemi importanti con soluzioni e tentativi che nulla hanno di scientifico e certo.

Io non voglio forzare alcuna soluzione, ma puoi anche decidere di affrontare il problema delle porosità come sempre lo hai affrontato.

Allora, ti ricordo cosa può capitare utilizzando soluzioni improvvisate, poco sicure, irrealistiche e non scientificamente testate con successo in altre fonderie.

-Potresti ricevere una devastante una non conformità di processo in qualsiasi momento.

-Saresti nuovamente in balia dei soliti errori di gestione del processo.

-Non riusciresti ad ottimizzare i costi di produzione delle fusioni.

-Le tue prove stampo potrebbero restare infinite, inutili e molto costose.

Ecco gli importanti risultati che otterrai nella tua fonderia e per te stesso, se ti affidi al metodo di lavoro giusto.

-Potrai aumentare il tuo fatturato riducendo le ore necessarie per tamponare gli errori di gestione del processo che hai compiuto fino ad oggi.

-Ridurrai drasticamente i costi legati alle tue inefficienze.

-Potrai abbattere drasticamente gli scarti dovuti agli errori che fino ad oggi non sapevi di commettere.

-Aumenterà il rendimento complessivo dei tuoi impianti.

-Risparmierai molte ore di lavoro dei tuoi dipendenti per effettuare controlli in linea tardivi per risolvere i tuoi problemi di produzione più importanti.

-Risparmierai una quantità incredibile di denaro per rincorrere e tamponare i problemi che ti ho accennato.

Finalmente potrai anche tu avere il processo produttivo perfettamente sotto controllo.

Allora, vuoi scoprire anche tu come molte altre fonderie evitano di produrre con scarti elevati e incontrollati?

Segui anche la prossima lezione…

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…se veramente sei interessato ad approfondire quanto ti ho appena raccontato…

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Roberto Camerin

L’esperto del processo di pressofusione

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