Questa domanda vi viene rivolta molto spesso: “mi conviene progettare il pezzo in zama o in alluminio?”.
Il processo produttivo dei pezzi in zama solitamente è legato al basso costo di lavorazione di una materia prima poco conosciuta, che permette l’utilizzo di macchinari economici, un costo energetico inferiore ed una maggiore semplicità di gestione del processo rispetto all’alluminio.
Per contro, il costo unitario maggiore della materia prima e l’elevato peso specifico rendono la zama particolarmente svantaggiosa in alcune applicazioni.
Naturalmente non dobbiamo soffermarci solo su queste valutazioni.
È ovvio che esistono caratteristiche tecniche della zama che la rendono migliore rispetto all’alluminio in determinate applicazioni.
Come puoi stampare un filtro olio per camion in alluminio in assenza di porosità che ne precludano l’accettazione da parte dell’utilizzatore finale, anche dopo la lavorazione delle flange di tenuta con le varie parti che compongono il motore?
Ti invito a leggere con attenzione questa case history, per una serie di ragioni che ti elenco di seguito.
L’alluminio sta sostituendo da molti anni le leghe ferrose nei cicli produttivi delle automobili attualmente in fase di assemblaggio presso gli stabilimenti delle case automobilistiche più note.
Naturalmente esistono molteplici ragioni che hanno permesso questo grande risultato in tempi ragionevolmente brevi.
Questa tecnologia, non solo permette una precisione sui pezzi del 99.8%, ma permette l’utilizzo diretto dei prodotti grezzi, poiché hanno comunque una finitura esteticamente piacevole.
L’industria dell’automobile sta guardando con crescente interesse all’alluminio come risorsa preziosa per i veicoli del presente e del futuro.
Le ragioni di questa tendenza possono essere così sintetizzate.
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione