Abbiamo chiarito alcuni aspetti riguardo la pressione idraulica ottimale del pistone in seconda fase.
Abbiamo anche capito cosa accade alla pressione specifica sul metallo, parametro fondamentale per compattare correttamente i pezzi prima che vengano estratti dallo stampo: sto parlando della terza fase o “fase di pressione o di compattazione dei pezzi”.
Naturalmente, ti ricordo che nelle macchine a camera fredda esiste una ulteriore fase successiva: la moltiplica, nella quale interviene un moltiplicatore di pressione che ha il compito di moltiplicare la pressione idraulica di linea sull’iniezione con il compito di amplificare la compattazione dei pezzi.
Non abbiamo chiarito insieme ancora un aspetto: a cosa serve il freno sull’iniezione e come deve essere regolato per ottenere le migliori performance sul pezzo?
Naturalmente, non è altrettanto semplice trovale un profilo di iniezione che ottimizzi perfettamente la pressione dal punto di vista statico e dinamico nel corso della durata complessiva della compattazione dei pezzi.
È ovvio che non puoi risolvere il problema del picco di pressione riducendo drasticamente la pressione di linea nel gruppo iniezione perché rischieresti di ottenere un effetto disastroso sul tempo di riempimento e non avresti sufficiente pressione per compattare correttamente i pezzi nel corso della terza fase.
Il profilo di pressione va controllato perfettamente.
Immagina di dover stampare pezzi strutturali: cosa potrebbe accadere se la pressa andasse in crisi di pressione proprio durante la fase di compattazione dei pezzi?
Perché potrebbe accadere questa spiacevole e pericolosissima eventualità?
Come la potresti prevenire?
Attenzione: in questi ultimi anni si sta modificando rapidamente e pesantemente il modo di lavorare.
Per questa ragione può capitare che presse che hai acquistato solo 5 anni fa possano essere già superate.
Cerchiamo di focalizzare la nostra attenzione sull’aspetto più importante.
In effetti, non è una tematica da trascurare.
Se regoli il freno in maniera sbagliata puoi rischiare alcuni effetti collaterali indesiderati.
Come vedi, non è semplice gestire correttamente un freno.
Per finire, focalizzandoci sul concetto di pressione specifica sul metallo, i sistemi ad accumulo energetico idraulico (che trasmettono energia idraulica al cilindro di iniezione) in alternativa a soluzioni classiche basate sul semplice utilizzo della pompa idraulica (oggi in quasi tutte le applicazioni si utilizzano inverter per ottimizzare i consumi energetici) o degli accumulatori, hanno portato a migliorie importanti nell’efficienza energetica delle presse.
Una maggiore pressione specifica sul metallo durante la fase dinamica di riempimento dello stampo ti consente di avere i pezzi più compatti al termine della terza fase; tuttavia espone gli stampi ad un maggiore rischio di cedere sotto l’effetto di picchi di pressione particolarmente elevati.
Per capire meglio cosa ti sto dicendo, osserva con attenzione le curve di pressione che ti ho riportato di seguito e guarda l’escursione della curva di pressione (quella idraulica) durante il ciclo di riempimento dello stampo; ebbene: la curva relativa alla pressione specifica sul metallo ha un andamento analogo ma si sviluppa con una scala differente.
Questo aspetto è estremamente importante se stai stampando un pezzo tecnico; infatti, se stai compattando il pezzo con una pressione di linea pari a circa la metà di quella che realmente ti serve, come puoi pensare di stampare correttamente i tuoi pezzi strutturali?
Ecco per quale ragione la pressione di iniezione dinamica della pressa (che si riflette sulla pressione specifica sul metallo dinamica sui pezzi) è determinante per compattare correttamente le fusioni.
Quindi possiamo giungere a una conclusione molto importante.
Ecco come dovresti agire per regolare opportunamente la fase di frenatura.
Sostanzialmente, regoli la pressa con la procedura riportata nella figura sottostante.
Come vedi, è vitale mettere immediatamente da parte risposte improvvisate a domande precise, è fondamentale appoggiarsi a ragionamenti matematici e scientificamente testati.
Cerca sempre indicazioni precise in merito alla scelta delle migliori macchine per la tua fonderia.
Ogni soluzione tecnica nella tua fonderia va sempre opportunamente ragionata: esistono infinite combinazioni in commercio che possono lavorare in maniera più o meno performante ma solo alcune di loro sono in grado di fornirti le migliori performance in termini qualitativi, minimizzando il costo pezzo e massimizzando la cadenza produttiva per garantirti il corretto margine di guadagno per ogni tipo di produzione.
Scelte improvvisate, a conti fatti e in molti casi, si sono possono rivelare come un vero e proprio boomerang per la tua fonderia e per i conti della tua azienda.
Sto analizzando da molti anni le problematiche legate al processo di pressofusione per capire dove possono essere focalizzati i margini di miglioramento nei tuoi costi di produzione e nella efficienza della tua azienda.
Ecco come…
Ti aiuterò ad analizzare e a costruire la tua fonderia ideale, composta solo da ciò che ti serve, non prendendo in considerazione l’inutile e il superfluo.
Capirai rapidamente quali sono le caratteristiche progettuali delle macchine migliori per spingere la tua fonderia a livelli qualitativi mai visti.
Ti insegnerò a fare calcoli matematici volti all’analisi del materiale che già possiedi e alla scelta delle reali soluzioni che ti mancano per far veramente decollare la tua fonderia.
Per la scelta ottimale dei parametri di lavoro delle macchine, ti insegnerò a fare calcoli matematici che ti permetteranno di capire se materiale che già possiedi è idoneo e sufficiente a coprire tutte le esigenze produttive della tua fonderia, garantendo ai tuoi clienti la qualità che pretendono da te ai costi che decidono loro.
Con un metodo scientifico e con calcoli matematici precisi e non improvvisati, finalmente anche tu sarai in grado di trovare sempre l’accoppiamento ottimale tra macchina, pistone e stampo.
Tra le possibili combinazioni disponibili, avrai sempre la possibilità di scegliere quella ottimale per l’impianto che ti si libera al momento di produrre un articolo al massimo della qualità e dell’efficienza produttiva della tua fonderia.
Per finire, ecco un’altra spina nel fianco di chi deve produrre con la massima efficienza: lo scarto incontrollato.
Finalmente avrai nella tua azienda qualcuno che ti insegnerà a prevenire prima di curare, a capire come prevenire problemi che possono portare fuori controllo la tua produzione.
Imparerai a utilizzare le curve di iniezione delle presse per gestirne al meglio il profilo di iniezione e per regolarne perfettamente l’iniezione, monitorando costantemente la tua produzione.
Non escludo il fatto che tu voglia continuare a lavorare con metodi vecchi e inefficienti.
In questo caso non posso impedirti di incontrare una serie innumerevole di problemi: ecco cosa potrebbe accadere!
-Non riusciresti a regolare i tuoi impianti in maniera adeguata a produrre i tuoi pezzi con lo standard qualitativo necessario.
-Difficilmente riusciresti ad ottimizzare economicamente e produttivamente le tue fusioni.
-Una potenziale non conformità sarebbe sempre dietro l’angolo.
-Lo scarto incontrollato potrebbe essere una amara realtà quotidiana.
-Abbatterai drasticamente i fermi macchina.
-Diminuirai le tue inefficienze produttive.
-Ridurrai la manodopera degli impianti e i suoi costi.
-Ridurrai molto velocemente gli scarti di produzione.
-Renderai i tuoi impianti più performanti.
Allora, anche tu vuoi finalmente diventare un esempio di efficienza nel campo della pressofusione?
…ma, soprattutto,…
Roberto Camerin
L’esperto del processo di pressofusione
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione