Proprio così: alcuni stampi sono impossibili da regolare!
Lo avrai notato anche tu.
A volte capita che monti lo stampo in macchina e alla prima regolazione di processo tutto si stabilizza e la produzione fila liscia, senza problemi, senza intoppi, senza patemi d’animo.
Altre volte, purtroppo, regolare la pressa diventa una “…mission impossible…”
Perché???
Attenzione a una ulteriore considerazione.
La combinazione di queste due problematiche può fare la differenza per una corretta e veloce regolazione dello stampo.
Mi rendo conto che gli esempi chiariscono i concetti molto meglio delle parole.
Per questo motivo desidero dare la parola a un mio cliente, che si è rivolto a me per cercare di risolvere problemi di scarto incontrollato per alcune sue produzioni.
Non riusciva a capire per quale motivo alcuni stampi davano scarto incontrollato (significa che in alcune produzioni non avevano scarto sensibile mentre in altre produzioni avevano scarti casuali compresi tra il 30 e il 40%), sebbene gli stampi fossero stati montati sulle medesime presse, con gli stessi parametri di lavorazione, con le stesse temperature di esercizio di forno, macchina e stampo, con la regolazione dell’iniezione da parte dello stesso operatore di fonderia.
Continua a seguirmi perché vedrai cose molto interessanti.
Esempio: stampo per rivetti per il settore moda
Si tratta di uno stampo a 20 impronte, sbilanciato.
In questo caso, infatti, abbiamo rilevato quattro differenti tempi di riempimento durante la fase di riempimento delle impronte.
Ti suggerisco di osservare attentamente la figura sottostante (che ti indica la morfologia della stampata).
Puoi notare immediatamente che la lega raggiunge gli attacchi di colata dei vari pezzi in istanti temporali profondamente differenti tra loro.
In effetti i calcoli hanno dato i seguenti feedback sui tempi di riempimento.
-Tr1 : 8,86 ms
-Tr2 : 11,88 ms
-Tr3 : 13,26 ms
-Tr4 : 17,08 ms
Ecco una immediata conseguenza rispetto alle velocità di attacco misurate.
-Va1 : 56,40 m/s
-Va2 : 42,08 m/s
-Va3 : 37,71 m/s
-Va4 : 17,59 m/s
Ti ricordo che in macchina abbiamo a disposizione un solo pistone di iniezione, in grado di generare un profilo di riempimento dato da un solo tempo di riempimento ed una sola velocità media di attacco.
Come puoi pensare di ottimizzare parametri di lavorazione così differenti tra loro senza squilibrare un sistema termico e idraulico in palese difficoltà di riempimento?
Infatti si sono da subito presentati evidenti problemi di gestione del processo.
-Alcune impronte hanno presentato evidenti problemi di porosità (probabilmente quelle riempite con tempi più spinti).
-Alcune impronte hanno presentato evidenti problemi di ragnature (i pezzi più lontani dalla materozza sono stati raggiunti da materiale più freddo).
-La macchina ha presentato evidentissimi problemi di regolazione (abbiamo impiagato più di un’ora per cercare di trovare una regolazione che sembrasse stabile).
-La galvanica, a fine test, ha dato il seguente risultato: scarto medio 25%.
Per cercare di stabilizzare il processo e la produzione, abbiamo pensato insieme ad una nuova configurazione di stampo, che cercasse di risolvere i problemi di progettazione del primo.
Ecco cosa ne è scaturito.
Tuttavia la seconda soluzione studiata ha dato fin da subito enormi vantaggi.
Ecco di cosa sto parlando.
Innanzitutto, la lega raggiunge gli attacchi di colata dei vari pezzi in un unico istante temporale.
I calcoli hanno dato i seguenti feedback sul tempo di riempimento.
-Tr1 : 7,06 ms
Ecco una immediata conseguenza rispetto all’unica velocità di attacco misurata.
-Va1 : 38,21 m/s
Di conseguenza, il pistone di iniezione è in grado di generare un profilo di riempimento in grado di abbracciare perfettamente questi requisiti.
Ecco gli effetti positivi che abbiamo immediatamente ottenuto sulla stampata.
-Abbiamo completamente risolto i problemi di porosità.
-Sono completamente sparite le ragnature sui pezzi.
-La macchina ha presentato un notevole equilibrio su più punti di regolazione del processo (abbiamo impiagato pochissimi minuti trovare una regolazione stabile).
-La galvanica, a fine test, ha dato il seguente risultato: scarto zero.
-Il numero di impronte è aumentato da 20 a 24 (quindi è aumentata la produttività della pressa).
Come vedi, con riferimento allo stampo, partire con il piede giusto fa la differenza.
Prova a fare questa valutazione.
Ti confermo che la materia è molto complessa e se non affronti ognuno di questi punti con le dovute cautele, rischi di sbagliare completamente la progettazione dei tuoi stampi, a volte con un danno economico devastante.
Se le considerazioni che ti ho messo sul tavolo non sono note, è importante che trovi qualcuno che le sviluppi insieme a te.
Inoltre, in fase di progettazione del tuo nuovo stampo, presta molta attenzione a non complicare oltre il necessario la sistemazione delle impronte sui piani.
Ricordati: la semplicità prima di tutto.
Prova a pensare a questa ulteriore considerazione.
Quanto denaro potresti gettare nell’immondizia se progettassi uno stampo con evidenti problemi:
-Tempi di riempimento sbilanciati
-Velocità di attacco sbilanciate
-Impossibilità di regolazione stabile della pressa
-Scarto elevato e incontrollato
-Produttività da tartaruga
-Scarti scoperti dopo costosissime finiture
-Ecc…
Hai fatto ancora queste valutazioni?
Quanto hai dovuto spendere per recuperare i lotti scarti?
Quante non conformità da cliente hai dovuto gestire?
Quante ore straordinarie hai dovuto pagare per recuperare la situazione?
Sto facendo da anni queste valutazioni, da quando ho iniziato a voler analizzare nel profondo il processo di pressofusione per capire dove possono esserci margini di miglioramento nei tuoi costi di produzione e nella efficienza della tua fonderia.
Ecco come mi impegno ad analizzare e risolvere le inefficienze della tua fonderia.
Ti aiuterò ad analizzare e a costruire la tua fonderia ideale, composta solo da ciò che ti serve, non prendendo in considerazione l’inutile e il superfluo.
Ti insegnerò a fare calcoli matematici volti all’analisi del materiale che già possiedi e alla scelta delle reali soluzioni che ti mancano per far veramente decollare la tua azienda.
Basta essere schiavi di scelte improvvisate e sbagliate.
Per la scelta ottimale del diametro dei pistoni, ti insegnerò a fare calcoli matematici che ti permetteranno di capire se il materiale che già possiedi è idoneo e sufficiente a coprire tutte le esigenze produttive della tua azienda, garantendo ai tuoi clienti la qualità che pretendono da te ai costi che decidono loro.
Ti aiuterò a non commettere più gli errori strategici di progettazione degli stampi che hai fatto fino ad oggi.
Cosa possiamo dire in merito alla cadenza produttiva delle presse?
Con un metodo scientifico e con calcoli matematici precisi e non improvvisati, finalmente anche tu sarai in grado di trovare sempre l’accoppiamento ottimale tra macchina, pistone e stampo.
Tra le possibili combinazioni disponibili, avrai sempre la possibilità di scegliere quella ottimale per l’impianto che ti si libera al momento di produrre un articolo al massimo della qualità e dell’efficienza produttiva della tua fonderia.
Ecco uno dei momenti strategici per abbattere i tempi morti: il cambio tassello dello stampo.
Immagina di dover effettuare la sostituzione di tassello del tuo stampo più complesso, per fornire il tuo cliente più importante nel tempo più breve possibile perché sei in ritardo con le consegne.
Magari devi consegnare solo 1.000, 1.500 pezzi!
Che senso ha gestire tasselli complessi e inefficienti?
Quanto denaro potresti risparmiare evitando di produrre con scarto incontrollato?
Come può aumentare la produttività della tua fonderia con la presenza di scarto incontrollato?
Come può diminuire il costo pezzo?
Allora, ti ricordo cosa può capitare affrontando i tuoi problemi in maniera inefficiente.
-Continueresti ad utilizzare stampi complessi, difficili da gestire e delicati da manutenere.
-Non troveresti mai una regolazione stabile delle tue presse.
-Le cadenze produttive delle tue macchine non decollerebbero mai.
-Ridurrai molto velocemente gli scarti di produzione.
-Ridurrai drasticamente il tempo di regolazione degli impianti.
-Tutti i tuoi stampi diventeranno efficienti.
-Ridurrai i costi di produzione della fonderia.
-Le non conformità di processo saranno un amaro ricordo.
-Renderai i tuoi impianti più veloci.
Allora, anche tu vuoi vedere decollare la produttività delle tue macchine e la qualità dei tuoi prodotti?
…Inoltre…
Roberto Camerin
L’esperto del processo di pressofusione
L'esperto nella riduzione degli scarti nel processo di pressofusione